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CE N’È E CE NE SARÀ PER TUTT3

with Osama Alrayyan, Lula Broglio e Pietro Librizzi curated by Lisa Lurati and Giada Olivotto

29.01 – 23.02.2022

Una stanza irradiata di giallo exantato accoglie l’occhio. Perso, quest’ultimo s’immerge nella tenue morbidezza del suo colore. La prima scena visibile ha tutto di un’allucinazione e, insieme, di una scenografia arcaica. Appaiono all’unisono, nella stanza dalla gradazione dello zafferano, nuove e diverse scene. Sono otto.

Avvicinandosi si possono spiare le vicende, rievocate attraverso la pittura, di queste otto scene. Sulle morbide pareti si sussegge, dapprima l’immagine -dipinta da Osama Alrayyan- con un’ultima figura che pare una superstite. Prima di lei sembra ne siano passate altre e che queste abbiano lasciato una lieve traccia, ma lei è l’unica a essere rimasta in attesa. 

Scrutando l’orizzonte passiamo attraverso un panorama in cui spiccano due scene, dai loro colori e dai loro contenuti non è chiaro se possa trattarsi di una sucessione temporale. Una pendola -dipinta da Pietro Librizzi- soppesa il tempo che trascorre il profilo della figura che guarda lontano. Lo sguardo di questa figura buca la sua stessa mano che con sorpresa ritroviamo specchiata nella scena sucessiva -dipinta da Lula Broglio-. Questo caleidoscopio barocco di apparizioni termina -e comincia- in un ambiente domestico, all’interno del quale aleggia una domanda: Come sarà il sangue del cielo? Non viene suggerita una risposta, il fornello rimane spento e le piastrelle verdastre sono fredde. Dalla finestra s’intravede un campo, il tappeto erboso sembra proprio lo stesso sul quale posava l’orologio a pendolo. 

Da questo avvicendamento fantasmagorico attraversiamo il soffice colore giallo per giungere a uno scenario -dipinto da Osama Alrayyan-  meno chiaro, appena percettibile. Qui la scena sembra rappresentare una moltitudine di pensieri che discutono fra loro. Un groviglio di significati, paranoie e gioie.

È un trittico la scena -dipinta da Lula Broglio- che si presenta come il risultato di una psicomanzia, infatti delle creature velate attraversano le tre viste. Si affacciano dal panorama montagnoso, compaiono dalla serratura e si insidiano nella bellezza di un paesaggio agreste, dove un gatto innocentemente insegue una farfalla. Gli oggetti dimenticati in queste scene sembrano animarsi, le vetrate colorate si traformano in gemme mentre dei guanti da sera irrequieti rovesciano il caffé.

Dalle certezze delle comparse delle utlime scene, attraversando ancora una volta il biondo fitto. Si staglia d’innanzi a noi una rappresentazione -dipinta da Pietro Librizzi- bizzarra in cui è chiaro che stia accadendo un avventura. Guardando indietro e andando avanti figure e simboli irrompono nel viaggio del vogatore come nel tentativo di interrompere il meditativo suono del remo che tocca l’acqua.

GO

Osama Alrayyan (Damasco, 1995.) Dipinge e lavora a Basilea. Il suo lavoro si concentra principalmente sulla presentazione di ritratti attraverso il medium della pttura. Osama è stato esposto in diverse esposizioni collettive, fra cui: world’s rainbow (KHBL, Basel), I-Hood (KHBL, Basel) and I got the Moon in the Morning and the Sun at Night (Wallriss, Fribourg). Recentemente ha esposto (solo show) presso la Galleria Federico Vavassori di Milano con un’esposizione intitolata Cousins.

Lula Broglio (Sanremo, 1993) lavora attraverso una vasta gamma di riferimenti, dipingendo nature morte di oggetti quotidiani che lei riveste con dettagli estranei, appartenenti a un tempo, a una geografia e a luoghi diversi. Lula ha ottenuto il suo MFA all’Accademia di Belle Arti di Torino, città dove ha co-fondato Spaziobuonasera (artist run-space attivo dal 2015 al 2019) el Club Pineta, quest’ultima una residenza estiva annuale. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale tra cui: Casa Flash Art, Milano (IT); Palazzina, Basilea (CH); The House, Milano (IT); Vettor, Bari (IT); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (IT); Las Palmas, Lisbona (PT); Karussell, Fermo (IT); Basis, Francoforte (DE); Lumpen Station/Canale Milva, Bienne-Locarno (CH); Monitor Gallery, Roma (IT); Straperetana, Pereto (IT); Fondazione Smart, Roma (IT).Pietro Librizzi (Palermo, 1993) vive e lavora tra Roma e Petralia Soprana. Si è diplomato presso il Goldsmiths’ College nel 2016 con un BA in Fine Art e gestisce da qualche tempo il project space ‘casapiena microcentro’. Nel 2020 ha ottenuto una borsa di studio presso CASTRO Projects a Roma. Fra i suoi ultimi progetti espositivi possiamo trovare; 2021 – CLAMOR at Sala Santa Rita, Roma, a project with Jacopo Belloni, Beatrice Favaretto, Giorgia Garzilli and Diego Gualandris; Primi Studi Territoriali Ciociari in Castro dei Volsci, FR – Lazio, group intervention with Anouk Chambaz, James Hillman and Giulia Mangoni; Pallazo Show at Palazzo Messineo, Petralia Soprana, PA – Sicily, with Elke Marhöfer and Michail Lylov; VIVAVUCI at viaraffineria – Catania, curated by Daniela Maria Geraci and Gaia Bobò.  2020 – the artwork La Guerra dello Sfoglio was realised; group intervention NON DICE REIL LESE CRITA ABBOCE, Garbatella, Roma, curated by x_x_x_.ch.  2019 – Life Cycles at Light Eye Mind London, curated and produced with Eliza Collin; All In Green Went My Love Riding at Giardino dello Zuccaro Venice, curated by Jean Feline, Adam Glibbery and Elinor Stanley and ‘dust sheet embroidered snow’ at Project Gallery, Arundel (UK), curated by The Benevolent Association of Excellent Solutions.

Foto: Mattia Angelini

A room irradiated with exantate yellow receives the eye. Lost, the eye plunges into the tenuous softness of its color. The first visible scene has everything of a hallucination and, at the same time, of an archaic scenography. New and different scenes appear in unison in the saffron-hued room. There are eight of them.

As one approach, one can spy on the events, evoked through the painting, of these eight scenes. On the soft walls, the image -painted by Osama Alrayyan- with the last figure that seems to be a survivor, follows each other at a time. Before her others seem to have passed by and to have left a slight trace, but she was the only one left waiting. 

As we scan the horizon, we pass through a landscape in which two scenes stand out, and from their colors and contents, it is not clear whether this could be a temporal succession. A pendulum -painted by Pietro Librizzi- weighs the time that passes on the profile of the figure that looks far away. The gaze of this figure pierces his own hand that with surprise we find mirrored in the next scene – painted by Lula Broglio -. This baroque kaleidoscope of apparitions ends -and begins- in a domestic environment, where a question hovers: What will the blood of the sky be like? No answer is suggested, the stove remains off and the greenish tiles are cold. A field can be glimpsed through the window, and the turf seems to be the same as that on which the pendulum clock rested. 

From this phantasmagoric succession we cross the soft yellow color to reach a scene -painted by Osama Alrayyan- less clear, barely perceptible. Here the scene seems to represent a multitude of thoughts discussing among themselves. A tangle of meanings, paranoia and joy.

It is a three-piece scene -painted by Lula Broglio- that looks like the result of a psychomancy, in fact veiled creatures cross the three views. They appear from the mountainous panorama, they appear from the lock and they insinuate themselves in the beauty of a rural landscape, where a cat innocently chases a butterfly. The forgotten objects in these scenes seem to come alive, stained glass windows turn into gems while restless evening gloves spill coffee.

From the certainties of the last scenes’ extras, crossing once again the thick blond. A bizarre representation – painted by Pietro Librizzi – stands out in front of us where it is clear that an adventure is happening. Looking back and going forward, figures and symbols break into the rower’s journey as if in an attempt to interrupt the meditative sound of the oar touching the water.

GO

Osama Alrayyan (Damascus, 1995) Paints and works in Basel. His work mainly focuses on presenting portraits through the medium of painting. Osama has been exhibited in several group exhibitions including: world’s rainbow (KHBL, Basel), I-Hood (KHBL, Basel) and I got the Moon in the Morning and the Sun at Night (Wallriss, Fribourg). Recently he exhibited (solo show) at the Federico Vavassori Gallery in Milan with an exhibition entitled Cousins.

Lula Broglio (Sanremo, 1993) works across a wide range of references, painting still lifes of everyday objects that she coats with extraneous details belonging to a different time, geography, and place. Lula received her MFA from the Academy of Fine Arts in Turin, a city where she co-founded Spaziobuonasera (artist run-space active from 2015 to 2019) and Club Pineta, the latter an annual summer residency. His work has been exhibited internationally including: Casa Flash Art, Milan (IT); Palazzina, Basel (CH); The House, Milan (IT); Vettor, Bari (IT); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin (IT); Las Palmas, Lisbon (PT); Karussell, Fermo (IT); Basis, Frankfurt (DE); Lumpen Station/Canale Milva, Bienne-Locarno (CH); Monitor Gallery, Rome (IT); Straperetana, Pereto (IT); Fondazione Smart, Rome (IT).

Pietro Librizzi (Palermo, 1993) lives and works between Rome and Petralia Soprana. He graduated from Goldsmiths’ College in 2016 with a BA in Fine Art and has been running the project space ‘casapiena microcentro’ for some time. In 2020 he was awarded a fellowship at CASTRO Projects in Rome. Among his last exhibition projects we can find; 2021 – CLAMOR at Sala Santa Rita, Rome; Primi Studi Territoriali Ciociari in Castro dei Volsci, FR – Lazio; Pallazo Show at Palazzo Messineo, Petralia Soprana, PA – Sicily; VIVAVUCI at viaraffineria – Catania. 2020 – NON DICE REIL LESE CRITA ABBOCE, Garbatella, Roma. 2019 – Life Cycles at Light Eye Mind London; All In Green Went My Love Riding at Giardino dello Zuccaro Venice; ‘dust sheet embroidered snow’ at Project Gallery, Arundel (UK.

Foto: Mattia Angelini